Sei in Home chiese e istituzioni religiose
Teatro Trianon Viviani, Napoli
La prima arciconfraternita laica nata nel centro storico di Napoli è l’augustissima compagnia della Disciplina della santa Croce.
L’istituzione è nata nel 1290 e da subito ha lavorato per il bene della collettività, offrendo assistenza agli indigenti, in linea con il motto del sedile di Forcella che recita “Ad bene agendum nati sumus”.
Tante le figure nobiliari e politiche importanti che ne hanno fatto parte, tra cui i papi Pio IX, Leone XIII e Pio X, e personalità del mondo della cultura, come Jacopo Sannazaro.
La chiesa della compagnia fu edificata nel 1420 come sede della confraternita. Dal 1485 al 1551 fu chiusa al culto perché, nel giardino del complesso, fu ordita la congiura dei baroni contro il re Ferrante I di Napoli.
L’edificio ha subìto varie modifiche e della struttura originaria fa parte il chiostro, che originariamente accoglieva un agrumeto e affreschi del XIII secolo raffiguranti la storia di Gesù. Oggi ne se conserva solo una scena mentre la facciata della chiesa è di epoca settecentesca.
La chiesa di san Nicola dei Caserti è situata nella strada omonima ed è stata realizzata nel XIII secolo, dove era collocato un tempo un ginnasio della polis greca.
Nel 1636 l’edificio venne affidato ai preti dottrinarî e subì alcuni lavori di restauro realizzati in stile barocco. Ancora oggi è possibile notare sulla facciata i danni che la chiesa ebbe per i bombardamenti della Seconda guerra mondiale e del terremoto del 1980.
La chiesa presenta una navata unica con cappelle laterali e la cupola accoglieva importanti opere artistiche, come ad esempio L’estasi di san Nicola di Giuseppe Simonelli.
L’attuale chiesa delle Crocelle ai Mannesi, dedicata a san Francesco d’Assisi, risale alla ristrutturazione dell’architetto Filippo Botta, avvenuta nel 1882.
La struttura è a pianta rettangolare e presenta un’unica navata. Riesce a coniugare elementi neogotici, come il portale d’accesso e le bifore, a quelli neoclassici, come i frontoni triangolari situati sopra il portale e al vertice della facciata.
La chiesa originaria era stata edificata nel 1638 dai crociferi, l’ordine ospedaliero, attivo tra il Duecento e il Seicento, il cui nome derivava dalla croce indossata sul petto e sul mantello. L’edificio, costruito grazie alle donazioni di alcune famiglie nobili, prendeva il posto della preesistente chiesa abbattuta di santa Maria di Porta Cœli. Nel 1870, per i lavori del Risanamento che allargavano via Duomo, la chiesa era stata quindi in parte abbattuta e le opere principali che ospitava traslate nella nuova sede dell’ordine, la chiesa del Divino amore.
Messa in vendita dal Comune, la chiesa è stata acquistata nel 2001 da una società immobiliare locale, che intende ristrutturarla e trasformarla in uno spazio museale.