Ria Rosa, cantante e soubrette degli anni venti del novecento napoletano, col suo carattere fiero e battagliero, col suo repertorio sconveniente, con la sua presenza innovatrice, segna la partenza del viaggio verso la liberazione della donna, dell’esodo fuori dalle regole del patriarcato.
Dall’altra parte della strada ci sono le donne di oggi, quelle raccontate dall’appassionata Valeria Parrella nel romanzo “Quel tipo di donna” (HarperCollins 2020): quattro amiche dal cuore pulsante attraversano la Turchia nel periodo del Ramadan mentre le rigidità del patriarcato ricominciano a pulsare. L’autrice ne trae spunto per raccontare anche la genealogia di questo tipo di donne, figlie, nipoti e pronipoti proprio di quel fremito ribelle, il suffragismo che anticiperà il femmini- smo vero e proprio. Anche Ria Rosa ebbe i suoi viaggi, multipli, tra Napoli e l’America, tra due culture, una proiettata verso la parità di genere, l’altra regredita nell’angelo del focolare fascista. Di questo ci parlerà l’eclettica prof. Simona Frasca musicologa e autrice del libro “Mixed by Erry”, da cui è stato tratto l’omonimo film. L’interpretazione di alcuni brani del romanzo della Parrella sarà affidato all’attrice Rosalba Di Giro-lamo, acclamata interprete di personaggi intensi come la “Circe” di Annamaria Russo o l’ultima “Medea” di Giammarco Cesario. Al talento di Dolores Melodia, voce e fisarmonica, sarà affidata l’interpretazione di parte del vasto repertorio di Ria Rosa tra Preferisco il ‘900, Non mi seccare stupido, ma anche A’seggia elettrica e L’urdema tarantella. Quattro donne in scena, dunque, e un posto vuoto in prima fila: lo spettacolo aderisce al progetto “Posto occupato: contro la violenza sulle donne”