STAGIONE APPASSIUNATA
Programmazione Ottobre 2025 – Gennaio 2026
Raramente parlo del passato: sono sempre più interessata al presente con uno sguardo al futuro.
Ma è anche importante ricordare.
Ho pensato con amore al teatro Trianon Viviani, tutti i giorni di questi anni vissuti. Ho utilizzato la passione che ho per questo lavoro, la mia testa, il cuore, la professionalità. Ho chiesto consiglio e aiuto, al solo scopo di promuovere il teatro, a tutte le mie amicizie influenti, costruite in lunghi anni di carriera. Ho inventato, creato, lavorato tanto, e spero raccolto. Ho superato tanti problemi, che non sono mancati.
Credo di aver fatto il possibile e più del possibile. Questo è per me dedicarsi a un lavoro che ami con professionalità: portarlo a termine, scavalcando tutti gli ostacoli che si frappongono tra te e i tuoi progetti.
Napoli non aveva un teatro che raccontasse la sua ineguagliabile storia musicale, un teatro che si occupasse dell’inestimabile cultura musicale e teatrale napoletana… ora ce l’ha!
Ringrazio molto la Regione Campania e il presidente Vincenzo De Luca che in questi anni ci è stato accanto, sostenendo la cultura anche durante la terribile pandemia, accogliendo il nostro desiderio di lavorare a porte chiuse, garantendo la sopravvivenza ad artisti e maestranze, e rafforzando il nostro teatro.
In quel periodo così brutto abbiamo prodotto, per la regia di Davide Iodice, Trianon Opera. Tra pupi, sceneggiate e bel canto del maestro Roberto De Simone, a cui va tutta la nostra gratitudine per aver deciso di realizzare per noi, purtroppo, la sua ultima opera, dandole proprio il nome del teatro. A gennaio 2026
dedicheremo a lui due giorni di studî e di spettacoli per ricordarlo come merita in un teatro che ha amato molto.
Ringrazio il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, la Città Metropolitana, Maria Grazia Falciatore e le sue assistenti per la professionalità e l’attenzione che ci hanno dedicato.
Devo ringraziare chi ci è stato molto accanto: la preziosa Rosanna Romano, per il lavoro che svolge instancabilmente con grande preparazione; Almerina Bove, per essere stata sempre presente e attenta alla risoluzione dei nostri problemi.
Ringrazio il cda del teatro Trianon Viviani: il presidente Gianni Pinto, quotidianamente presente in teatro con encomiabile dedizione, e i consiglieri Igina di Napoli e Antonio Roberto Lucidi, che ha sempre avuto attenzione per Forcella anche con l’Altra Napoli. Così come ringrazio l’associazione dei commercianti A’Forcella, presieduta da Antonio Raio.
Ringrazio di cuore chi ha creduto in me e mi ha aiutata a svolgere il mio lavoro, chi mi ha supportata, e ringrazio anche chi mi ha ostacolata stimolandomi a fare di più. Gli ostacoli rendono le persone più forti, lasciando a chi prova a metterteli in atto, solo clamorosi autogoal, debolezza e rabbia.
Ringrazio tutto lo staff del teatro, dai nostri bravissimi tecnici, a Marcello, Ciro e Salvatore che si occupano del botteghino, a Daniela Riccio.
Ringrazio l’agenzia di comunicazione e grafica Arkè, nella figura di Tommaso Pirretti, eccelso professionista creativo, agile e perennemente disponibile. Ringrazio il maestro Mimmo Paladino che ci ha fatto dono del nuovo logo del teatro e di una splendida scultura, una lampada che abbiamo esposto in piazza Vincenzo Calenda, che ci ricorda, oggi più che mai, quanto la cultura possa illuminare il mondo.
Ringrazio tutti quelli che nella città di Napoli hanno intessuto la nostra stessa rete: Luigi Carbone, ex presidente del Conservatorio di San Pietro a Majella, l’Accademia di Belle Arti, nella persona del presidente Rosita Marchese, Maurizio de Giovanni e Alfredo Guardiano, con il Premio Napoli, il direttore artistico del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Roberto Andò, e il direttore operativo Mimmo Basso.
Devo ringraziare due compagni di viaggio straordinari.
Davide Iodice, che, oltre a essere un bravissimo regista, è anche un drammaturgo e un pedagogista pluripremiato: con il suo Teatro delle Persone al Trianon, regala ai giovani speranza e felicità. E devo ringraziare un importante attore e regista, appassionato di Viviani, un uomo gentile e sempre disponibile: Nello Mascia, un grandioso professionista.
Un grazie speciale va a un mio amico di vecchia data, Bruno Garofalo, straordinario scenografo e regista con tanti successi al suo attivo. Ringrazio tutti gli eccezionali interpreti di Adagio napoletano, che continueranno a vivere nella Stanza delle Meraviglie, grazie all’ingegno di Bruno.
Grazie a Pasquale Scialò, sconfinato esperto di storia della canzone napoletana, oltre che compositore e grande musicista. A lui dobbiamo in questo anno l’apertura della Stanza della Memoria, dove si raccoglierà il meglio della musica napoletana che si trova nel portale Sona, il grande archivio digitale del patrimonio musicale della Campania. Sarebbe stato bello inserire in archivio tutti i concerti dei grandi artisti che sono passati al Trianon, ma è una battaglia che purtroppo non ho vinto. Fare è molto più difficile che non fare.
Ringrazio la Rai e il direttore del centro di produzione di Napoli, Antonio Parlati, per averci aiutato a realizzare due bellissime puntate su Enrico Caruso e su Sergio Bruni, in onda su Rai 1, e Gino Aveta, con cui ho avuto il piacere di dare il buongiorno tutte le mattine agli italiani in ascolto con il programma radiofonico Scètate.
Ringrazio di cuore tutti i giornalisti e le testate che ci hanno accompagnati in questo lungo viaggio: senza di loro la nostra esistenza sarebbe stata poco palpabile.
So che i ringraziamenti sono noiosi, ma non posso esimermi dal riconoscere gratitudine a chi la merita!
Devo abbracciare e ringraziare tutti gli artisti, le star che hanno avuto fiducia in me fin dall’inizio, quando non era facile accettare, artisti di fama nazionale e internazionale che hanno realizzato spettacoli e concerti speciali, dando luce a questo teatro.
Senza di loro il teatro è spento, non c’è musica, e senza teatro non esiste l’anima… l’humus di un’antica arte e, per me, lo stato dell’umanità.
Grazie a tutti quelli che ci hanno fatto l’onore di lavorare in questo teatro, rendendolo ogni giorno più importante. L’elenco sarebbe lunghissimo e bisognerebbe davvero nominare tutti, dal primo all’ultimo, compresi registi, tecnici e macchinisti, ma è come se lo facessi: Enzo Gragnaniello, Peppe Barra, Noa, Ute Lemper, Toquinho, Stefano Bollani, Raphael Gualazzi, Nicola Piovani, Danilo Rea, Maria de Medeiros, Tosca, Vinicio Capossela, Omar Sosa, Ernesttico, Teresa Salgueiro, Mvula Sungani, Vincent Peirani, Pietra Montecorvino, Tonino Carotone, Eugenio Bennato, Enzo Avitabile, Eugenio Finardi, James Senese, Alexander Romanovsky, Peppino di Capri, Tullio De Piscopo, il Solis string quartet, Antonella Stefanucci, Lorenzo Hengeller, Vittorio Marsiglia, Ramin Bahrami, Marco Zurzolo, Luciano Capurro, Tommaso Bianco, Andrea Sannino, Massimo Venturiello, Lino Cannavacciuolo, Benedetto Casillo, Gianfranco Gallo, Franco Cutolo, Canio Loguercio, NeaCo’, Letizia Gambi, Gegè Telesforo, Dacia Maraini, Manlio Santanelli, Diego de Silva, Annella Prisco, Simona Frasca, Mario Maglione, i Neri per caso, Marcello Cirillo, Valentina Stella, Gnut, Raiz, Maldestro, Peppe Servillo, Joe Barbieri, Antonio Onorato, Francesco Di Bella, la Nuova compagnia di Canto popolare, Isa Danieli e Patrizio Trampetti, la Tribunal mist jazz band di Paolo Pannella, Maurizio Capone, Mario Brancaccio e Patrizia Spinosi, Lalla Esposito, Gianni Valentino, Giuseppe Sollazzo, Antonello Cascone, Stefano Veneruso, Maurizio Casagrande, Luca Pizzurro, Pino Daniele opera, Paolo Coletta, Marco Simeoli, Gianni Conte, Maurizio Palumbo, Gigi Di Luca, Eddy Napoli, Francesco Merola, Marianna Mercurio, i Virtuosi di San Martino, Carlo Faiello, Mariano Bellopede,
Francesca Colapietro, la famiglia Ferraiuolo, Gianpaolo Sepe.
Grazie ai formidabili giovani cantanti e cantautori che in questi anni al Trianon Viviani hanno trovato una casa per crescere e are passi avanti nella loro carriera: Tommaso Primo, Roberto Colella, Flo, Dario Sansone, Andrea Tartaglia, Giovanni Block, Fiorenza Calogero, Rosa Chiodo, Alessia Moio, Romito band, Francesca Marini, Brunello Canessa, le EbbaneSis.
Grazie, grazie a tutti… davvero!
E veniamo ora alla stagione teatrale di quest’anno: una stagione appassiunata perché festeggiamo anche grandi autori con la rassegna Stelle senza tempo.
Apre questa rassegna e anche la stagione Festa di Piedigrotta, per la regia di Nello Mascia.
Non potevamo scegliere di produrre uno spettacolo più adatto per l’epoca in cui viviamo: Raffaele Viviani vi racconta un’umanità appena uscita dalla tragedia di una guerra devastante, ferita, monca, disorientata, ma con una grande urgenza di vivere, gli stessi sentimenti che oggi rapiscono la nostra anima in questo momento così buio.
In coproduzione con il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, debutterà Il testamento di Parasacco, per la regia di Francesco Saponaro: un gioiello di scrittura teatrale di quel genio pirotecnico che fu Eduardo Scarpetta, di cui nel 2025 ricorrono i cento anni dalla scomparsa.
In collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo presentiamo Penziere mieje, un omaggio a Luca De Filippo, che, nel 1995, fu sia attore che regista di questo spettacolo, un percorso recitato e cantato, alla scoperta della poetica eduardiana, musicato da Antonio Sinagra.
Come teatro della Canzone napoletana festeggiamo anche il compleanno di Luna rossa, di Vincenzo De Crescenzo, che compie quest’anno 75 anni.
Oltre ad accogliere, in questa prima parte di stagione, prestigiosi nomi come quello di Paola Turci, Gino Castaldo, Massimiliano Gallo, Tommaso Primo, Dario Sansone e Peppe Barra con la tradizionale Cantata dei Pastori, presentiamo al pubblico un’altra bravissima giovane cantautrice, Vincenza Purgato, e uno spettacolo internazionale che ha entusiasmato milioni di famiglie nel mondo, Bubbles revolution.
Davide Iodice presenta Vizita, che ha partecipato con grande successo a uno dei più importanti festival teatrali d’Europa, il Mitem festival di Budapest.
Rosalia Porcaro ci viene a trovare con uno spettacolo esilarante: Donne oltre l’orlo di una crisi di nervi.
Lei e tre giovani napoletani del mondo della stand-up ci regaleranno molti sorrisi.
In questi anni il teatro Trianon Viviani – con l’assenso del cda, che ringrazio di cuore – si è schierato a favore dei diritti umani. Stiamo attraversando anni bui: la rivoluzione dei giovani iraniani per la libertà e le tante guerre, come quella tra Russia e Ucraina, e, purtroppo, l’eccidio dei Palestinesi compiuto dal governo Israeliano.
Oggi – più che mai – è inevitabile che al centro della cultura ci sia l’educazione alla politica e credo che il teatro debba essere un polo culturale onnicomprensivo che parli ai giovani, li accolga e regali a loro attenzione e ispirazione. Per questo motivo ho voluto inserire una rassegna di informazione politica, sotto forma di spettacolo, dando voce a più bandiere: Nea PÓLIS – Informazione, Giustizia e Diritti al centro della scena. Ad aprire questo ciclo di incontri, che proseguirà nel 2026, ci sarà Marco Travaglio, con I migliori danni della nostra vita.
Non vi resta, quindi, che acquistare i biglietti e godervi questa prima parte di Stagione appassiunata.






