Mario Aterrano, dopo Campania Teatro Festival Italia, al Trianon Viviani, reinterpreta Raffaele Viviani, in un immaginario processo al drammaturgo, mettendo a nudo con parole e musica la sua vita e il suo percorso.
Raffaele Viviani, colpevole di raccontare le miserie di Napoli, discreditando le politiche di governo, deve difendersi dalle accuse rivolte dal giudice. Soltanto nel dopoguerra con l’inizio del neorealismo, Viviani venne considerato un precursore dei tempi. Ma fu troppo tardi. Quando finalmente riuscì a tornare al “suo” teatro, poco dopo si ammalò, e morì. E le voci del popolo sentenziarono: “È muort’ e’ collera”.