presentazione
In pochi altri luoghi al mondo come a Napoli è stato messo in musica tutto quanto fosse parte della vita pubblica e privata della città: dalle storie d’amore, di odio o di passione alle vicende politiche, dalla cucina alla guerra, dall’emigrazione alla disoccupazione, dalla malavita alla dolce vita, dalla toponomastica all’architettura.
Dopo l’ottimo risultato del primo ciclo di Città cantante, che ha visto la partecipazione di circa 1000 persone, in prevalenza studenti, docenti e appassionati di musica, per la stagione 2022-23, si propone il progetto Città cantante 2, Lezioni-concerto ideate e condotte da Pasquale Scialò.
Il format di quest’anno ha come tema L’arcipelago della canzone napoletana, una ricognizione parlata, cantata, suonata dal vivo con proiezioni di documenti, filmati, immagini inedite,
sull’evoluzione della canzone e le sue continue interferenze tra passato e presente nel costante dialogo tra matrici di diversa provenienza.
Città cantante 2 ha lo scopo di divulgare, con un approccio interdisciplinare, questa multiforme letteratura di musica vocale, a partire dalla pubblicazione in due volumi della Storia della canzone di Pasquale Scialò per l’editore Neri Pozza.
Le lezioni della durata di poco più di un’ora prevedono con la partecipazione di esperti, musicisti e cantanti dediti con rigore allo studio e all’interpretazione delle diverse forme di questo repertorio.
II incontro
Piedigrotte, soubrette e bastimenti
Prosegue il romanzo della canzone ambientato in un nuovo scenario: non più il salotto borghese ma il palcoscenico di teatri internazionali, come quelli della bella époque, come il Salone Margherita.
A fine Ottocento nasce la canzone napoletana d’autore, cosiddetta classica, grazie al contributo di autori con una fisionomia flessibile e al sostegno di un’editoria musicale, poi anche dall’industria discografica, che promuovono tale repertorio ingaggiando interpreti capaci di sedurre il pubblico con la voce e il carisma, come Enrico Caruso.
Sono anni in cui Gabriele D’Annunzio ci regala alcune perle vocali da camera come ’A vucchella messa in musica da Francesco Paolo Tosti; Salvatore Di Giacomo scrive versi per canzoni destinate alle Piedigrotte mentre sperimenta libretti veristi; Mario Costa alterna la creazione di brani come Era de maggio alla scrittura di operette e romanze da camera. Poi, l’escalation dell’emigrazione crea un repertorio che segue in presa diretta i momenti significativi di questo doloroso rito di passaggio di milioni di persone, dalla partenza dei “bastimenti” all’arrivo nei porti americani.
Le lezioni si avvalgono della partecipazione dal vivo di diversi interpreti tra cui il trio Suonno d’ajere e Antonio Siano.