In Duje paravise, canzone napoletana del 1928 musicata da E.A. Mario, duje viecchie prufessure ‘e cuncertino esaltano l’incanto e la bellezza della musica e della città partenopea, al cospetto di san Pietro e di tutti i santi, entusiasti e meravigliati ascoltatori. Gianni Conte, voce solista dell’Orchestra italiana di Renzo Arbore, e Mariano Caiano, altra voce e jolly dello stesso ensemble, hanno ripreso questo titolo per questo spettacolo-concerto fra le trame armoniche e melodiche della canzone classica e contemporanea napoletana.
I due colleghi e amici provano a fondere le proprie anime – più classica quella di Gianni, più contemporanea quella di Mariano – in un amalgama perfetto, grazie alle medesime radici e al medesimo sguardo verso il futuro, sempre in modo giocoso.
Tra i tanti grandi classici, non mancano Marechiaro e Dicitencello vuje, capolavori come Mandulinata a Napule e Napule è di Pino Daniele, omaggi a Enzo Gragnaniello, Nino D’Angelo, Roberto De Simone, composizioni originali dei due musicisti e un “pensierino” all’amico Renzo Arbore.