presentazione
In pochi altri luoghi al mondo come a Napoli è stato messo in musica tutto quanto fosse parte della vita pubblica e privata della città: dalle storie d’amore, di odio o di passione alle vicende politiche, dalla cucina alla guerra, dall’emigrazione alla disoccupazione, dalla malavita alla dolce vita, dalla toponomastica all’architettura.
Dopo l’ottimo risultato del primo ciclo di Città cantante, che ha visto la partecipazione di circa 1000 persone, in prevalenza studenti, docenti e appassionati di musica, per la stagione 2022-23, si propone il progetto Città cantante 2, Lezioni-concerto ideate e condotte da Pasquale Scialò.
Il format di quest’anno ha come tema L’arcipelago della canzone napoletana, una ricognizione parlata, cantata, suonata dal vivo con proiezioni di documenti, filmati, immagini inedite,
sull’evoluzione della canzone e le sue continue interferenze tra passato e presente nel costante dialogo tra matrici di diversa provenienza.
Città cantante 2 ha lo scopo di divulgare, con un approccio interdisciplinare, questa multiforme letteratura di musica vocale, a partire dalla pubblicazione in due volumi della Storia della canzone di Pasquale Scialò per l’editore Neri Pozza.
Le lezioni della durata di poco più di un’ora prevedono con la partecipazione di esperti, musicisti e cantanti dediti con rigore allo studio e all’interpretazione delle diverse forme di questo repertorio.
IV incontro
Canzone nova
A partire dagli anni Settanta la produzione legata alla canzone si configura come un variegato puzzle in cui il rock progressive degli Osanna convive con il jazz-rock di Napoli Centrale, le canzoni di Nino D’Angelo risuonano nei vicoli con le nuove creazioni di Sergio Bruni e Salvatore Palomba. E negli stessi anni appaiono i primi song di Pino Daniele, da Ca calore a Napule è. Altri filoni affiorano nel tempo in questo arcipelago della canzone così frastagliato che stimolano sempre più ad ascoltare, senza pregiudizio, la canzone che verrà!
Le lezioni si avvalgono della partecipazione dal vivo di diversi interpreti tra cui il trio Suonno d’ajere e Antonio Siano.