La canzone napoletana non è una reliquia da museo, non è un corpo senza ossigeno da dover mummificare: i suoi spartiti, le sue copielle, non sono pergamene da santificare bensì testamenti da celebrare.
Anche nel concerto Suspiro è questa la visione di Suonno d’ajere, il trio, attivo dal 2016, che viaggia dentro le melodie e i ritmi, circumnaviga le serenate e le canzoni umoristiche, per cogliere l’intimità e l’essenza dei brani e far tornare alla luce quel mistero e quella sapienza compositiva e di interpretazione che ha reso la canzone napoletana un patrimonio immateriale.
Con una strumentazione che si richiama alle formazioni da “posteggia” del primo ‘900, l’ensemble è composto dalla cantante Irene Lupe Scarpato, accompagnata da Marcello Smigliante Gentile al mandolino, mandola e mandoloncello e Gian Marco Libeccio alla chitarra classica.
Il nome dell’ensemble evoca il singolo omonimo realizzato da Pino Daniele nel disco d’esordio Terra mia (1977), un ideale punto di connessione tra il classicismo mediterraneo e l’ostinata ricerca di essere contemporanei.